Il 2 marzo scorso si è aperto al Tar Lazio l’anno giudiziario. La relazione svolta dal presidente del Tar del Lazio Antonino Savo Amodio presenta spunti interessanti.

Spiccano nella legge di conversione del cosiddetto "Milleproroghe" («Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi») le norme in tema di Giustizia che, in tutti i casi, sono deputate a prorogare termini in scadenza. Giova ricordare che la tecnica della proroga di disposizioni in scadenza, a volte, espone al rischio di far diventare delle eccezioni limitate nel tempo, delle regole sostanziali di tipo generale (le parti evidenziate in nero sono quelle modificate dalla legge di conversione 25 febbraio 2022 n. 15).

Dai differimenti relativi al settore giustizia, passando per le proroghe in materia economica e finanzairia, fino ad arrivare alle nuove scadenze per i diversi ambiti dell'economia: è utile soffermarsi sulle modifiche aggiunte in sede di conversione al cosiddetto "Milleproroghe".

Il provvedimento - molto atteso dal mondo assicurativo - riguarda l’emanazione della tabella nazionale (altrimenti nota come Tun) di liquidazione del danno da lesione grave (o di non lieve entità) che manca dal nostro panorama giuridico come detto da oltre sedici anni

Raccolte in una tabella gli slittamenti di rilievo per i nostri lettori

All'interno del cosiddetto "Decreto energia", che ha l'obiettivo di attenuare gli effetti collaterali dell'aumento delle materie prime, si scoprono gli articoli 33 e 34 sui tirocini formativi, sull'ufficio del processo e sulla procura europea

Possibile la congiunzione del servizio presso l'Ufficio del processo e quello di stagista come requisito per partecipare al concorso in magistratura; colmata una lacuna normativa in relazione alle incompatibilità tra l'attività svolta dal legale all'interno dell'Up; per i giudici onorari e lauree in economia e commercio e scienze politiche restano ancora aperte alcune questioni: ecco le direttrici dell'analisi delle nuove disposizioni contenute nel Decreto energia.

Nello scorrere l'articolo 34 del Dl 17 del 2022 emerge chiaramente che l’urgenza per il legislatore nazionale è stata individuata nella necessità di attuare un più serrato coordinamento tra Eppo e la Procura generale presso la Corte di cassazione. In aggiunta questo preciso obiettivo, al contempo ordinamentale e processuale, sin sono previsti alcune varianti nella disciplina sui requisiti di accesso all’Ufficio di procura eurpea

Avvocati, il compenso forfetario lede la dignità della professione. Estinzione procedura esecutiva, reclamo anche in forma cartacea. Agevolazioni Covid, reato più lieve se l'atto falso non è richiesto. Autovelox non può rilevare assenza di Rc auto e revisione. Questi i titoli principali delle sentenze selezionale questa settimana.

Non è facile dipanar la matassa con le leggi che ci vengono propinate, specie quando si susseguono e si rattoppano col tempo: ci ha provato la Terza sezione della Cassazione nella sentenza n. 4688 del 2022 fissando addirittura un “principio di diritto nell’interesse della legge” sull’obbligo di previa richiesta da parte del difensore antistatario all’Istituto previdenziale addirittura prima di notificare il titolo che lo abilita alla riscossione

Tale principio di diritto, proprio perché formulato nell’interesse della legge, assume importanza non solo in relazione ai titoli esecutivi formati anteriormente all’entrata in vigore della norma, risalente al lontano 2011, ma anche perché attiene alla riscossione nei confronti degli enti previdenziali in generale e soprattutto perché può costituire un precedente interpretativo di tipo teleologico allorché la norma si appalesi non chiara

La responsabilità del datore di lavoro anche per l'imprudenza del lavoratore. Al riguardo, è principio assolutamente pacifico quello secondo cui, in tema di infortuni sul lavoro, l'addebito di responsabilità formulabile a carico del datore di lavoro non è escluso dai comportamenti negligenti, trascurati, imperiti del lavoratore, che abbiano contribuito alla verificazione dell'infortunio, giacché al datore di lavoro, che è "garante" anche della correttezza dell'agire del lavoratore, è imposto (anche) di esigere da quest'ultimo il rispetto delle regole di cautela. A tale regola, si fa eccezione, in presenza di un comportamento "abnorme", eccezionale ed imprevedibile del lavoratore

L’eccentricità a volte può identificarsi nell’eccezionalità (abnormità) del comportamento, ma questa non è conseguenza necessitata, giacché, ai fini della qualificazione in termini di “eccentricità”, ciò che rileva è il fatto che il comportamento tenuto non può essere rimproverato al datore di lavoro