IL TEMA DELLA SETTIMANA Modello Seul anche nel nostro Paese? Da più parti lo si invoca, con i dovuti adattamenti. La tracciabilità digitale dei potenziali contagiati da Covid-19 aprirebbe la strada all’utilizzo, da parte del Governo, dei dati georeferenziati di flusso telefonico, per fini emergenziali di sanità pubblica. Si attuerebbe così, con app e algoritmi, la regola delle “quattro T” dell’Oms: «Trova il contagiato, isolalo, Testalo, Tratta ogni caso e Traccia ogni contatto».

Dalle requisizioni passando per la cassa integrazione, fino ad arrivare alle disposizioni sulla giustizia: il Dl «Cura Italia» replica la struttura della legge di bilancio, anche se il provvedimento si adattata sostanzialmente alle esigenze di contenimento della pandemia

IIl Dpcm del Governo ha fermato tutte le attività non essenziali, indicando in ottanta voci quelle che possono proseguire normalmente. Sono vietati gli spostamenti tra comuni.

L'esecutivo cambia abito alle violazioni connesse al mancato rispetto delle misure di contenimento: l'illecito penale contravvenzionale diviene illecito amministrativo pecuniario. Le informative dalle procure passano alle prefetture, con possibile "colpo di spugna" sui fatti pregressi. La rilevanza penale resta poi per i reati di falso in autocertificazione.

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Si è parlato molto, in queste lunghissime settimane, di “economia di guerra”. All’inizio questa espressione, allora solo “sussurrata”, era stata criticata per gli effetti allarmistici provocati sull’opinione pubblica. Purtroppo ora è divenuta tristemente adeguata alla contingenza che sta attraversando il nostro Paese (e non solo).

Previsto per incentivare la sicurezza degli ambienti di lavoro per il periodo d’imposta 2020 un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, sostenute e documentate, fino a un massimo di 20.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020.

Assolutamente innovativa nella sua portata la disposizione di cui all’articolo 22 relativa alla cassa integrazione in deroga, riconosciuta per un periodo non superiore a nove settimane a tutti i datori di lavoro del settore privato, compresi quello agricolo, pesca e del terzo settore, e anche gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

I giorni complessivi di congedo saranno fruibili in modalità alternativa da tutti i genitori lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico e per quelli iscritti in via esclusiva alla Gestione separata. La fruizione del congedo è subordinata alla condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito.

Riconosciuta la priorità nell’accoglimento delle domande per prestare l’attività lavorativa in modalità di lavoro agile ai lavoratori dipendenti in condizioni di disabilità a norma della legge 104/1992, ai lavoratori che abbiano un familiare in condizioni di disabilità, ai lavoratori del settore privato affetti da gravi patologie con ridotta capacità lavorativa.

L’assenza dal posto di lavoro da parte di uno dei genitori conviventi di una persona con disabilità è “forza maggiore” e nell’ambito del rapporto di lavoro non può essere causa di recesso, a condizione che sia stata comunicata l’impossibilità di accudire la persona con disabilità, a seguito della sospensione delle attività dei Centri assistenziali.

Fallimento, immigrazione, reati tributari, diritti dei passeggeri. Sono alcuni dei temi affronati dai giudici nazionali ed europei la scorsa settimana.