Caso Contrada, Italia condannata per mancanza di tutele verso gli intercettati non indagati o imputati

Con l'ultima sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo sul caso Contrada (n. 4, ricorso n. 2507/19), depositata il 28 maggio e pronunciata all'unanimità, l'Italia riceve una condanna per un quadro legislativo non adeguato ai diritti convenzionali in quanto, nei casi di individui intercettati, senza essere indagati o imputati, non ha predisposto un sistema di tutela giurisdizionale che consenta di ottenere un accertamento della legalità della misura di sorveglianza.

Marina Castellaneta

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