Illegittimo il rimpatrio per soggiorno irregolare in base alla direttiva Ue senza le aggravanti della normativa interna

Una direttiva Ue non può, di per sé, portare all'allontanamento di un cittadino straniero presente sul territorio di uno Stato membro in modo irregolare se la legislazione nazionale fissa una simile misura in alternativa a un'ammenda, prevedendo l'applicazione dell'allontanamento solo in presenza di circostanze aggravanti in aggiunta all'irregolarità. È quanto ha stabilito la Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza depositata l'8 ottobre nella causa C-568/19. Per il testo della sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo: ntplusdiritto.ilsole24ore.com

Marina Castellaneta

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