Rettifica del sesso tra diritto e realtà in un necessario rapporto di scambio
Il giudice delle leggi con la recente sentenza n. 143 del 2024 ha richiamato l'attenzione del legislatore, quale "primo interprete della sensibilità sociale", sulla questione della "condizione non binaria", esortandolo tacitamente a legiferare al riguardo. Secondo Giuseppe Finocchiaro la Consulta ha fatto bene poiché una pronuncia d'illegittimità costituzionale additiva della possibilità di un sesso diverso rispetto a quelli tradizionali finirebbe con il creare una grandissima confusione. Anche se l'esigenza di intervenire a regolare la materia è destinata a diventare urgente e pressante.