La fotografia è stata dalla categoria forense è stata scattata dal VII Rapporto Censis condotto su 22mila avvocati. Rimane una forte disparità, nonostante la crescita che si è verficata dopo il Covid, di reddito tra giovani e senior, il 36,4% degli under 40 ammette di avere pensato di lasciare la professione

Il 15 marzo scorso è stato pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale" n. 63 il Dlgs.10 marzo 2023 n. 24 attuativo della Direttiva Ue 2019/1937 sul whistleblowing

Oltre all'abbandono della facoltà in favore dell'obbligo di istituire canali di whistleblowing, un'altra novità sostanziale può sicuramente individuarsi nell'ampliamento degli illeciti oggetto di segnalazioni

Nell'approssimarsi del termine del 30 aprile fissato dalla riforma Cartabia civile (Dlgs 150/2022) per l'adeguamento del requisiti per il mantenimento dell'iscrizione nel registro degli organismi di mediazione civile e commerciale - di cui all'articolo 16 e 16-bis del decreto legislativo 4 marzo 2010 n. 28 – il ministero della Giustizia è intervenuto a regolare la materia con una prima circolare del 5 aprile che presentava secondo gli operatori del diritto molte "criticità".

Più che fissare nuovi requisiti con una circolare meglio sarebbe stato intervenire per chiarire che nulla sarebbe mutato in relazione proprio a quelle norme che richiedevano una revisione della regolamentazione ministeriale

Se la condotta tenuta dal danneggiato rappresenta l'esclusiva causa dell'evento non scatta la prova del caso fortuito. A seguito di infrazioni l'automobilista non può eccepire di non essere stato aggiornato sui restanti punti della patente. Per il condannato la libertà vigilata è una misura alternativa alla detenzione finalizzata alla risocializzazione. Vecchi precedenti penali di scarso rilievo sociale non ostano alla concessione della cittadinanza italiana. Questi alcuni titoli di sentenze pubblicate in settimana.

L'amministratore del condominio, costituitosi in giudizio a tutela dei beni condominiali, deve essere estromesso dal giudizio medesimo, per difetto di legittimazione, qualora tutti i condomini decidano di partecipare al processo costituendosi autonomamente.Lo ha stabilito la Suprema Corte di Cassazione con la recente sentenza n. 342/23.

Nella fattispecie, infatti, era accaduto che un condominio era stato oggetto di ingiunzione, da parte di un professionista, per il pagamento di compensi relativi alla progettazione e direzione lavori di manutenzione dell'edificio, e che tale ingiunzione era stata opposta dal condominio per una serie di lagnanze relative all'operato del professionista. Nel giudizio, inoltre, si era costituita una condomina che aveva aderito alle richieste condominiali

Secondo la Corte, (sentenza 10578/2023), la "giurisdizionalizzazione piena" del sistema della prevenzione dovrebbe condurre a escludere che il tribunale possa considerare – sul punto dell'esistenza o meno dell'infiltrazione mafiosa - intangibili le valutazioni espresse dall'organo di prevenzione amministrativa

La Cassazione interviene sui presupposti valutativi che devono presiedere l'attività del tribunale di prevenzione nell'ipotesi del controllo giudiziario sollecitato dalla stessa impresa sottoposta a interdittiva antimafia ex articolo 34 bis, comma 6, del decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 159 (cosiddetto codice antimafia). È tema ancora controverso e non sempre linearmente interpretato

Il limite ai mandati consecutivi dei sindaci deve essere uniforme in tutto il territorio nazionale. E dunque deve essere fissato da una legge nazionale e non dalle regioni. La Consulta (sentenza 60/2023) ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della normativa della regione autonoma Sardegna, che consente quattro mandati consecutivi ai sindaci dei comuni con una popolazione fino a tremila abitanti e tre mandati consecutivi nel caso di comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti

La Corte costituzionale interviene, in tema di enti locali, con una pregevole sentenza che ribadisce alcuni principi fondamentali, nel delicato ambito di disciplina delle strutture di governo comunali.

Al diritto dell’Unione non osta a una normativa nazionale la quale, in caso di azione diretta da parte della persona il cui veicolo abbia subito un danno a seguito di un incidente stradale contro l’assicuratore del responsabile di tale incidente, preveda che l’unico modo per ottenere un risarcimento a carico di detto assicuratore sia il versamento di un’indennità pecuniaria