In un anno di Covid un elenco di “sofferenze” nuove si sono sommate alle difficoltà strutturali della categoria, un mix - che secondo il Rapporto Censis-Cassa forense 2021, presentato la scorsa settimana - ha messo a dura prova i 231mila 285 avvocati. La “fotografia” dell’Istituto di ricerca appare impietosa: a picco i redditi, esplosione degli squilibri di genere e territoriali, difficoltà delle “toghe” a operare nel contesto pandemico all’interno del sistema giustizia.

Per apprezzare la rilevanza della sentenza 2 marzo 2021 - Causa C-746/18 della Corte di giustizia dell’Unione europea un punto deve essere ricordato: le pronunce dei giudici del Lussemburgo quando la decisione è resa - come in questo caso - in sede di rinvio pregiudiziale non solo sono vincolanti per il giudice che ha sollevato la questione, ma spiegano i propri effetti anche rispetto a qualsiasi altro caso che debba essere deciso in applicazione della medesima disposizione di diritto dell’Unione interpretata dalla Corte.

La Corte di Giustizia europea con la sentenza del 2 marzo 2021 solleva dubbi su richieste pm su tabulati telefonici per le indagini.

La sentenza Cgue del 2 marzo 2021, tra molte altre cose, apre scenari imprevedibili nell’assetto costituzionale e processuale del pubblico ministero.

La sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, Grande sezione, 2 marzo 2021, nella causa C-746/18, può sembrare non importante, perché riguarda una vicenda estone e perché sembra limitata, negli effetti, all'acquisizione dei dati dei tabulati relativi alle comunicazioni (dati relativi a comunicazioni elettroniche). In realtà, è molto importante, per il principio e per gli effetti che potrebbero derivarne per il nostro ordinamento interno, non solo processualpenalistico.

La sentenza è destinata a rappresentare un precedente importante per le ripercussioni sul rapporto tra indagini penali e tutela dei dati personali .

In relazione a un caso estone, la Corte di giustizia si è pronunciata in materia di accesso delle autorità nazionali, per finalità di indagine, ai dati conservati dai fornitori di servizi di comunicazione elettroniche, con possibile conseguente loro utilizzazione nel processo penale come elementi di prova .

Patto di quota lite è sempre un illecito; estensione del periodo di comporto per gravi patologie; I registri online degli avvocati smascherano l'abusivo esercizio; durante la pandemia, sugli spostamenti delle persone decide lo Stato. Questi alcuni principi della settimana.

La conversione del Milleproroghe è stata il primo banco di prova della nuova maggioranza che ha dimostrato di reggere, seppur con l’ausilio di un doppio voto di fiducia , a distanza di 48 ore, al Senato e prima ancora alla Camera, con quest’ultima che ha avuto il compito di lavorare sul testo per migliorare il contenuto del provvedimento (le parti evidenziate in nero sono quelle modificate dalla legge di conversione 26 febbraio 2021 n. 21).

Nella tabella si riportano le proroghe di maggior interesse per gli operatori giuridici contenute nel del Dl Milleproroghe, così come risultanti dalle modifiche apportate dalla legge di conversione

Il giorno successivo alla sua pubblicazione nella “ Gazzetta Ufficiale ” - Serie Generale n. 51 del 1° marzo è entrata in vigore la legge 21/2021, che dispone la conversione in legge del cosiddetto “ decreto Milleproroghe” , portando a termine - come sempre al fotofinish - l’ iter travagliato di un provvedimento il cui esame parlamentare era stato rallentato dalla crisi del precedente governo e messo perciò in “ stand - by ”.

Il licenziamento determinato dalla sopravvenuta inidoneità fisica alla mansione, annoverandosi senz'altro tra le cause di giustificato motivo oggettivo, rientra nello spettro del divieto di licenziamento posto dall'articolo 46 del Dl 18/2020. Lo stabilisce il Tribunale di Ravenna con sentenza 7 gennaio 2021 n. 578 ( per il testo della sentenza del Tribunale di Ravenna: ntplusdiritto.ilsole24ore.com).

Lesioni colpose sul lavoro, l'ente è responsabile se il macchinario usato non è conforme alla legge. Così la cassazione con la sentenza 2848/2021.

La Corte di cassazione concorre a ricostruire le nozioni di “interesse” e di “vantaggio” rilevanti ai fini del giudizio di responsabilità da reato dell’ente in conseguenza della commissione dei reati di omicidio colposo o di lesioni gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro

Il termine entro il quale l'impresa è tenuta a proporre istanza di accesso agli atti di una procedura di gara pubblica, in quanto incidente sul termine di decadenza dell'art. 120 c.p.a., è di quindici giorni decorrenti dalla comunicazione dell'aggiudicazione. Lo ha stabilito il Tar Catanzaro con la sentenza 359/2021.

Il Tar calabrese (sentenza 359/2021) fa diretta e puntuale applicazione delle indicazioni tratte dalle decisioni dell'Adunanza plenaria, fornendo così anche un esempio delle ricadute che, in termini di certezza del diritto, possono derivare da un corretto utilizzo del ruolo nomofilattico delle indicazioni del Supremo consesso.

La Corte di giustizia dell'Unione europea, con la sentenza depositata il 25 febbraio 2021 nella causa C-804/19 è intervenuta a chiarire i criteri per l'individuazione del giudice competente tra i diversi Stati membri dell'Unione europea nei contratti di lavoro transfrontalieri in base al regolamento Ue n. 1215/2012 sulla competenza giurisdizionale, l'esecuzione e il riconoscimento delle decisioni in materia civile e commerciale (Bruxelles I bis) ( per il testo della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea: ntplusdiritto.ilsole24ore.com).