Ddl Zan e omofobia: un vasto campo seminato con mine da disinnescare
Il Ddl contenente «misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità», approvato dalla Camera e ora all'esame del Senato, persegue senza dubbio lodevoli intenti; meno lodevole appare invece la loro traduzione normativa. Tullio Pavani si concentra sui punti più controversi augurandosi infine che al Senato il testo venga modificato.