PRIMO PIANO

EDITORIALE

Ddl Zan e omofobia: un vasto campo seminato con mine da disinnescare

Il Ddl contenente «misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità», approvato dalla Camera e ora all'esame del Senato, persegue senza dubbio lodevoli intenti; meno lodevole appare invece la loro traduzione normativa. Tullio Pavani si concentra sui punti più controversi augurandosi infine che al Senato il testo venga modificato.

LEGISLAZIONE

Valido solo per crediti transnazionali in materia civile e commerciale

Il nostro Paese si è alfine mosso - con qualche scivolamento rispetto alla tabella di marcia per effetto dell’emergenza pandemica - a emanare le disposizioni indispensabili a far calzare la normativa sovranazionale sull’emanazione ed esecuzione dell’ ordinanza europea di sequestro conservativo (Oesc) con tutti i connessi possibili intoppi - leggi impugnazioni e opposizioni - al nostro sistema legislativo, a mezzo del Dlgs 26 ottobre 2020 n. 152.

GIURISPRUDENZA

Il principio dell’interesse del minore una «bussola» ai tempi del Covid

Che fine hanno fatto i diritti delle persone di età minore in epoca di Covid-19 , in questa parte del mondo che è (anche giustamente), andata molto fiera del percorso effettuato negli ultimi decenni dalla ratifica della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo (New York, 20 novembre 1989), avvenuta con legge 176/1991?

CIVILE

GIURISPRUDENZA

Possibile il fallimento in caso di cancellazione dopo trasformazione eterogenea della società

L'articolo 10 della legge Fallimentare è destinato a trovare applicazione anche nelle ipotesi di cancellazione della società a seguito di trasformazione eterogenea ex articolo 2500-septies del codice civile a nulla rilevando il fatto che tale fattispecie determina un fenomeno pur sempre riconducibile alle altre figure di modifica endosocietaria. Lo afferma la Corte di cassazione con l'ordinanza n. 23174 del 22 ottobre 2020.

La norma comunque si appplica nei confronti dell’ente originario

La pronuncia in commento trae origine dal ricorso presentato dall’amministratore unico e legale rappresentante di una società a responsabilità limitata dichiarata fallita dal Tribunale di Terni con sentenza del 30 giugno 2017, pendente l’anno dalla sua cancellazione dal registro delle imprese, per effetto della sua trasformazione ex articoli 2498 e seguenti del codice civile da società a responsabilità limitata in comunione d’azienda.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Abuso d’ufficio, la riforma del 2020 non “tocca” la violazione dell’obbligo di astensione

Per effetto della modifica introdotta dall’articolo 23 del Dl 76/2020, il reato di abuso di ufficio nella prima ipotesi prevista dall’articolo 323 del Cp (quella rappresentata dalla condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, viola le norme di legge che ne disciplinano l’esercizio) risulta incisivamente modificato, con restrizione dell’ambito della rilevanza penale

AMMINISTRATIVO

Interdittiva antimafia: la clausola di salvaguardia non può essere applicata per erogazioni pubbliche

La «clausola di salvaguardia» di cui agli articoli 92, comma 3, e 94, comma 2 del codice antimafia - secondo cui l'interdittiva antimafia sopravvenuta comporta la restituzione di quanto ottenuto dal privato «nei limiti delle utilità conseguite» dall'Amministrazione - non si applica all'ipotesi della concessione di finanziamenti pubblici, ma solo al caso del recesso dai contratti di appalto. Lo ha previsto la plenaria del Consiglio di Stato con la sentenza 23/2020.

Il privato è tenuto a restituire il denaro anche se l’opera risulta completata

Con la sentenza 23/2020, l'Adunanza Plenaria ha affermato che un privato, nel caso in cui abbia ottenuto un finanziamento pubblico per la realizzazione di un programma d'investimento e divenga successivamente destinatario di una "interdittiva antimafia", è tenuto a restituire il denaro ricevuto, anche nel caso in cui abbia già completato l'intervento.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Contratti di condominio e affitto per turismo, competente il giudice del luogo in cui l’immobile è situato

Torna all’attenzione di Lussemburgo con una questione di particolare importanza sull’individuazione del giudice competente nel caso di contratti di condominio e affitti per fini turistici. Con la sentenza depositata l’11 novembre, nella causa C-433/19 ( Ellmes Property ). Per il testo della sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo ntplusdiritto.ilsole24ore.com

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Avvocato

    Agevolazioni fiscali

    Arbitrato

    Appalti

  2. c

    Condominio

    Contratto

    Circolazione stradale

    Competenza e giurisdizione

  3. d

    Demanio e patrimonio

  4. e

    Espropriazioni

  5. f

    Fallimento

  6. g

    Giochi e scommesse

  7. l

    Locazioni

  8. m

    Minori

    Misure cautelari

    Mediazione

    Mafia

  9. p

    Procedimenti speciali

    Previdenza e assistenza

    Possesso

    Procedimento civile

    Professionisti

    Prova civile

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    Prova penale

  10. r

    Ricorso

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    Reato

    Reati contro la fede pubblica

    Reati contro la persona

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    Reati fallimentari

    Reati tributari

  11. s

    Status e capacità

    Società e imprese

    Sanità e bioetica

    Sanzioni

    Separazione e divorzio

    Successioni e donazioni

    Stupefacenti

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