Carriere magistrati e “premierato”, due riforme con un destino collegato
Il Governo ha da poco avviato un nuovo tentativo di revisione costituzionale sul tema della magistratura, introducendo nella Costituzione il principio della distinzione tra la carriera dei magistrati giudicanti e quella dei magistrati requirenti. Si tratta di un atto ancora ufficioso, ma il senso e lo spirito dell'iniziativa sono chiari: intervenire sulla infiltrazione della logica correntizia e sulla permanente debolezza della funzione disciplinare, in particolare attraverso l'introduzione del principio dell'estrazione a sorte e di un organo come l' "Alta Corte disciplinare". Per Giulio M. Salerno al di là della perfettibilità di alcuni passaggi di dettaglio, è difficile ritenere che il modello per come è adesso prospettato sia "anti-democratico"