LA QUESTIONE Ai fini della responsabilità del vettore aereo per ritardi o cancellazioni, le circostanze eccezionali, che escludono tale responsabilità, sono eventi che, per la loro natura o per la loro origine, non sono inerenti al normale esercizio dell'attività di trasporto aereo.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Il vettore aereo operativo non è tenuto a pagare una compensazione pecuniaria se può dimostrare che la cancellazione del volo è dovuta a circostanze eccezionali che non si sarebbero comunque potute evitare, anche se fossero state adottate tutte le misure del caso.
LA QUESTIONE L’art. 2, Legge n. 287/1990, vieta le intese tra imprese che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza all’interno del mercato nazionale o in una sua parte rilevante.
L'ANALISI DELLA DECISIONE La pronuncia del Tribunale meneghino si rivela estremamente importante in considerazione di un impianto motivazionale ricco di spunti di riflessione, alla luce anche della più recente giurisprudenza, riguardanti la disciplina antitrust delle fideiussioni bancarie, l'istituto giuridico della nullità parziale, nonché il termine decadenziale entro cui il creditore deve attivarsi contro il debitore principale ex art. 1957 cod. civ.
LA QUESTIONE Il reato di peculato è reato istantaneo che si consuma nel momento stesso in cui l'agente, in possesso di un bene altrui per ragioni di ufficio, ne dispone uti dominus .
L'ANALISI DELLA DECISIONE Nella vicenda in esame, l'agente, Amministratore di sostegno nominato dal Tribunale, ha univocamente e autonomamente deciso il mutamento di destinazione del danaro, rispetto a quella individuata in ragione del pubblico interesse posto alla base dell'incarico conferitogli dal Giudice Tutelare, di fatto servendosene uti dominus in contravvenzione alla prescrizione penale - e dando così luogo alla realizzazione di quella peculiare declinazione del delitto nota, particolarmente nella giurisprudenza, quale peculato "per distrazione".
LA QUESTIONE La pronuncia sulla giurisdizione resa dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione è vincolante per ogni giudice nonché per le parti anche in altro processo.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Non è sufficiente a radicare la giurisdizione del giudice amministrativo che la parte di una controversia sia una pubblica amministrazione, né la sola attinenza della controversia ai servizi pubblici, dovendo invero necessariamente essere presente quale elemento indefettibile (richiamato dalla Corte Costituzionale) ad incardinarla l'agire "autoritativo" della pubblica amministrazione.
LA QUESTIONE Il potere di di vigilanza attribuito al Ministero dei beni culturali impone di comunicare al soprintendente il mutamento di destinazione d'uso del bene culturale, al fine di permettere all'Amministrazione di verificare la compatibilità del nuovo uso con le caratteristiche storiche o artistiche del bene o con la sua materiale conservazione.
L'ANALISI DELLA DECISIONE La nozione di bene culturale, in una visione dinamica e moderna, deve essere intesa in senso ampio: essa, pur presupponendo res quae tangi possunt, può anche ricomprendervi un quid pluris di carattere immateriale. A fronte di tale ampiezza di significato deve corrispondere la maggior estensione possibile, a legislazione vigente, delle forme di tutela previste dall'ordinamento, che consentano una protezione elastica ed efficace del bene culturale, senza limitarsi alla sua consistenza materiale, ma considerandolo globalmente, per i valori culturali che esso esprime e reca in sé.
