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EDITORIALE

LEGISLAZIONE

Ampliata la platea degli atti ricorribili, rientra la responsabilità genitoriale

La riforma è intervenuta su pressoché tutti i profili della disciplina del giudizio di legittimità, sicché inevitabilmente ha modificato anche, come si avrà modo ora di vedere: - la disciplina del regolamento di competenza (semplificandone lo svolgimento); - la delimitazione (rendendola più stringente) della c.d. "doppia conforme", ai fini del divieto di censure per vizi motivazionali; - sull'individuazione dei provvedimenti suscettibili di essere impugnati con il ricorso per cassazione (ampliandone l'ambito applicativo); - nonché da ultimo, l'individuazione delle ipotesi in cui la Cassazione può conoscere in sede di impugnazione di provvedimenti pronunciati da giudici appartenenti a giurisdizioni diverse da quella ordinaria (adeguando la lettera del Cpc al dettato della Costituzione)

Ampliata la platea degli atti ricorribili, rientra la responsabilità genitoriale

La riforma è intervenuta su pressoché tutti i profili della disciplina del giudizio di legittimità, sicché inevitabilmente ha modificato anche, come si avrà modo ora di vedere: - la disciplina del regolamento di competenza (semplificandone lo svolgimento); - la delimitazione (rendendola più stringente) della c.d. "doppia conforme", ai fini del divieto di censure per vizi motivazionali; - sull'individuazione dei provvedimenti suscettibili di essere impugnati con il ricorso per cassazione (ampliandone l'ambito applicativo); - nonché da ultimo, l'individuazione delle ipotesi in cui la Cassazione può conoscere in sede di impugnazione di provvedimenti pronunciati da giudici appartenenti a giurisdizioni diverse da quella ordinaria (adeguando la lettera del Cpc al dettato della Costituzione)

Rinvio pregiudiziale: estensione perfino ai procedimenti esecutivi

Tra le novità relative al giudizio di legittimità, l'istituto del "Rinvio pregiudiziale" è sicuramente quello che ha attirato maggiormente l'attenzione degli studiosi e degli operatori pratici: si tratta, infatti, di uno strumento che, al pari del "Principio di diritto nell'interesse della legge", amplifica e potenzia la funzione nomofilattica della Corte di cassazione, ma, diversamente dal medesimo, è destinato a produrre effetti vincolanti per le parti del processo.

Rinvio pregiudiziale: estensione perfino ai procedimenti esecutivi

Tra le novità relative al giudizio di legittimità, l'istituto del "Rinvio pregiudiziale" è sicuramente quello che ha attirato maggiormente l'attenzione degli studiosi e degli operatori pratici: si tratta, infatti, di uno strumento che, al pari del "Principio di diritto nell'interesse della legge", amplifica e potenzia la funzione nomofilattica della Corte di cassazione, ma, diversamente dal medesimo, è destinato a produrre effetti vincolanti per le parti del processo.

Sospensione anomala della causa e soggezione delle parti al giudice

Il principio di diritto, infatti, indica esattamente l'interpretazione e l'applicazione della norma di diritto da dare nel caso concreto e specifico, ma senza consentire la produzione degli effetti propri della decisione, essendo necessario comunque l'esercizio di poteri di accertamenti di fatto riservati al giudice di merito

Sospensione anomala della causa e soggezione delle parti al giudice

Il principio di diritto, infatti, indica esattamente l'interpretazione e l'applicazione della norma di diritto da dare nel caso concreto e specifico, ma senza consentire la produzione degli effetti propri della decisione, essendo necessario comunque l'esercizio di poteri di accertamenti di fatto riservati al giudice di merito

Per ricorso e controricorso contenuti difficili da centrare

Tra le novità più rilevanti della riforma vi è anche la nuova descrizione dei requisiti di forma-contenuto del ricorso per cassazione: il Dlgs 149/2022 richiede ora atti giudiziali più precisi, chiari, analitici, ma comunque sempre sintetici. Dopo aver esaminato le nuove disposizioni in materia, si cercherà di dare delle indicazioni pratico-operative volte a contemperare tra loro questi difficili criteri redazionali e, nel contempo, a non incappare nella sanzione dell'inammissibilità dell'impugnazione.

Unificate tutte le misure sul Pct: gli Ermellini corrono verso il digitale

La riforma ha sostanzialmente sostituito l'onere di notificazione degli atti con quello di deposito telematico: attraverso questo, infatti, gli atti sono inseriti nel fascicolo informatico e vengono così resi direttamente consultabili dalle altre parti: il legislatore è però contestualmente dovuto intervenire a regolare i tempi in cui questi depositi devono essere compiuti, fissando i termini massimi entro cui tali atti devono essere telematicamente depositati.

Unificate tutte le misure sul Pct: gli Ermellini corrono verso il digitale

La riforma ha sostanzialmente sostituito l'onere di notificazione degli atti con quello di deposito telematico: attraverso questo, infatti, gli atti sono inseriti nel fascicolo informatico e vengono così resi direttamente consultabili dalle altre parti: il legislatore è però contestualmente dovuto intervenire a regolare i tempi in cui questi depositi devono essere compiuti, fissando i termini massimi entro cui tali atti devono essere telematicamente depositati.

Va in soffitta la “Sezione filtro”, chiude un meccanismo rodato

La riforma semplifica sia la struttura organizzativa della Corte di cassazione (avendo soppresso dal 1° gennaio 2023 la Sesta sezione civile), sia le norme procedimentali (limitando il numero complessivo di modelli processuali da osservare). Entrambe le misure non possono che essere accolte con favore, ma nel contempo le medesime fanno sorgere dubbi circa gli effetti che conseguiranno alla soppressione di strumenti ormai rodati e alla contestuale introduzione di nuovi metodi di lavoro e di nuove regole processuali.

Va in soffitta la “Sezione filtro”, chiude un meccanismo rodato

La riforma semplifica sia la struttura organizzativa della Corte di cassazione (avendo soppresso dal 1° gennaio 2023 la Sesta sezione civile), sia le norme procedimentali (limitando il numero complessivo di modelli processuali da osservare). Entrambe le misure non possono che essere accolte con favore, ma nel contempo le medesime fanno sorgere dubbi circa gli effetti che conseguiranno alla soppressione di strumenti ormai rodati e alla contestuale introduzione di nuovi metodi di lavoro e di nuove regole processuali.

Pubblica udienza scelta residuale, di solito la Corte giudica in camerale

La Riforma, come già chiarito, ha soppresso la Sesta sezione, cui normalmente erano assegnati tutti i ricorsi proposti alla Corte di cassazione, salvi quelli che erano di competenza delle Sezioni unite, di conseguenza, come ora si vedrà, ha modificato le regole in tema di assegnazione dei ricorsi. Nel contempo, è stata confermata l'alternativa fondamentale tra procedimenti in pubblica udienza ed in camera di consiglio, ma sono stati profondamente innovati i casi in cui si deve seguire l'uno o l'altro.

Rito super-accelerato per ricorsi inammissibili o improcedibili

Il Dlgs 149/2022, come visto in precedenza, ha, da un lato, confermato l'alternativa avanti alla S.C. tra procedimenti in pubblica udienza e in camera di consiglio, ma, nel contempo, ha anche unificato la disciplina iniziale dei due riti. In questa sede si prenderanno in esame le norme comuni sia al procedimento in pubblica udienza, sia a quello camerale, soffermando in particolare l'attenzione sul nuovo «Procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi inammissibili, improcedibili o manifestamente infondati».

Presidente dirige la pubblica udienza con la decisione entro 90 giorni

Oltre a diverse conferme, il Dlgs 149/2022 ha introdotto alcune significative novità in ordine allo svolgimento della pubblica udienza: - una relazione più sintetica ad opera del relatore; - confermato l'ordine degli interventi (prima il Pm, poi i difensori delle parti); - previsto espressamente il potere del presidente del collegio di direzione dell'udienza e della discussione; - stabilito un termine di 90 giorni per il deposito della decisione. Risolte espressamente dal Primo presidente le difficoltà di coordinamento tra Dlgs 149/2022 e Dl 198/2022 di proroga delle misure emergenziali per lo svolgimento delle udienze fino al 30 giugno 2023.

Presidente dirige la pubblica udienza con la decisione entro 90 giorni

Oltre a diverse conferme, il Dlgs 149/2022 ha introdotto alcune significative novità in ordine allo svolgimento della pubblica udienza: - una relazione più sintetica ad opera del relatore; - confermato l'ordine degli interventi (prima il Pm, poi i difensori delle parti); - previsto espressamente il potere del presidente del collegio di direzione dell'udienza e della discussione; - stabilito un termine di 90 giorni per il deposito della decisione. Risolte espressamente dal Primo presidente le difficoltà di coordinamento tra Dlgs 149/2022 e Dl 198/2022 di proroga delle misure emergenziali per lo svolgimento delle udienze fino al 30 giugno 2023.

Timida apertura all’immediato deposito della decisione

Il Dlgs 149/2022 ha innovato anche lo svolgimento del procedimento in camera di consiglio, introducendo poche novità, ma alcune di esse di grande rilievo: oltre alla già esaminata possibilità di disporre sempre lo svolgimento dell'adunanza da remoto con mezzi telematici, viene prevista la possibilità di deliberare la decisione ed immediatamente depositare il provvedimento succintamente motivato. Verranno in questa stessa sede evidenziati i piccoli interventi compiuti sul procedimento di correzione degli errori materiali e sulla rinuncia.

Timida apertura all’immediato deposito della decisione

Il Dlgs 149/2022 ha innovato anche lo svolgimento del procedimento in camera di consiglio, introducendo poche novità, ma alcune di esse di grande rilievo: oltre alla già esaminata possibilità di disporre sempre lo svolgimento dell'adunanza da remoto con mezzi telematici, viene prevista la possibilità di deliberare la decisione ed immediatamente depositare il provvedimento succintamente motivato. Verranno in questa stessa sede evidenziati i piccoli interventi compiuti sul procedimento di correzione degli errori materiali e sulla rinuncia.

Superare il giudicato, nuova ipotesi nel segno della Convenzione Edu

Tra le principali novità della Riforma vi è l'attesa introduzione di una nuova ipotesi di revocazione per contrarietà della decisione dei giudici ordinari alla decisione della Corte EDU. Il Dlgs ha provveduto non soltanto a delimitare in modo assai rigoroso l'ambito di applicazione del nuovo rimedio e le condizioni di applicabilità, ma anche a introdurre una serie di misure volte a tutelare le legittime posizioni di affidamento dei terzi, in particolare, da un lato, imponendo che sia comunicata loro la pendenza del processo avanti alla Corte di Strasburgo, dall'altro lato, onerando la parte interessata a trascrivere la domanda giudiziale.

Superare il giudicato, nuova ipotesi nel segno della Convenzione Edu

Tra le principali novità della Riforma vi è l'attesa introduzione di una nuova ipotesi di revocazione per contrarietà della decisione dei giudici ordinari alla decisione della Corte EDU. Il Dlgs ha provveduto non soltanto a delimitare in modo assai rigoroso l'ambito di applicazione del nuovo rimedio e le condizioni di applicabilità, ma anche a introdurre una serie di misure volte a tutelare le legittime posizioni di affidamento dei terzi, in particolare, da un lato, imponendo che sia comunicata loro la pendenza del processo avanti alla Corte di Strasburgo, dall'altro lato, onerando la parte interessata a trascrivere la domanda giudiziale.

Atto introduttivo davanti al Gdp con la forma del ricorso

Viene alla luce un testo che, sostituendo il tradizionale atto di citazione col ricorso, intenderebbe con ciò solo mettere un po' d'ordine ad una giustizia in procinto di divenire sempre più affollata, ma sembra possa servir solo a far perdere quel po' di specificità a questo tipo di processo.

GIURISPRUDENZA

Elenco di tutti gli argomenti

  1. c

    Circolazione stradale

  2. p

    Processo civile

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