Processo minorile: serve un equilibrio che assicuri contrasto ma anche tutele
Occorre partire da premesse realistiche: la criminalità minorile non è più quella degli anni in cui si costruiva la riforma del 1988. L'emergere di nuovi fenomeni - dal piccolo spaccio al bullismo, alle attività delle baby gang - hanno messo a dura prova la tenuta dell'ordinamento minorile, che soffre anche per il mutamento del contesto sociale, familiare e di valori. Il decreto legge n. 123 del 2023 (cosiddetto "Caivano") cerca di dare una risposta emergenziale a queste difficoltà del sistema. Per il professor Giorgio Spangher è necessario un cambio di "orizzonte", che consenta di guardare oltre il breve termine.