Il secondo correttivo visto in controluce
Il secondo Dossier è dedicato all'analisi degli esperti. Le modifiche al Codice della crisi vengono esaminate articolo per articolo
Il secondo Dossier è dedicato all'analisi degli esperti. Le modifiche al Codice della crisi vengono esaminate articolo per articolo
La delega legislativa contenuta nella legge n. 53 del 2021 di necessario recepimento della citata Direttiva n. 2019/1023/UE che ha trovato piena attuazione , anche con riferimento a quanto previsto nel Pnrr, nel decreto legislativo n. 83 del 17 giugno 2022 (cosiddetto “secondo correttivo”) recante appunto modifiche al codice della crisi e dell’insolvenza di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019 n. 14, in attuazione della direttiva (UE) 2019/1023 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, l’esdebitazione e le interdizioni, e le misure volte ad aumentare l’efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione, e che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 (direttiva sulla ristrutturazione e sull’insolvenza)
Evidenziate nell'appendice gli articoli abrogati dal Dlgs n. 83 del 2022
L'impatto del decreto legislativo n. 83 del 2022 sul decreto legge Pnrr
Il quadro delle abrogazioni sul decreto legislativo n. 147 del 2020
La delega legislativa contenuta nella legge n. 53 del 2021 di necessario recepimento della citata Direttiva n. 2019/1023/UE che ha trovato piena attuazione, anche con riferimento a quanto previsto nel Pnrr, nel decreto legislativo n. 83 del 17 giugno 2022 (cosiddetto "secondo correttivo")
Precisamente, all'imprenditore (individuale o collettivo) viene richiesto di adottare specifici comportamenti volti non solo a rilevare, ma, soprattutto, a rispondere, in modo tempestivo, allo stato di crisi
Più interessanti risultano i correttivi apportati agli articoli 40 e 43 del Codice nella parte in cui si prevede la discrezionalità del tribunale nel procedere alla nomina di un commissario quando la stessa è necessaria per tutelare gli interessi delle parti istanti
Gli strumenti di regolazione della crisi: il piano attestato e gli accordi di ristrutturazione. Sono i temi affrontati nel commento
Il primo intervento sulla procedura concordataria, fortemente innovativo, recato dai primi due commi dell'articolo19 del Decreto in commento propone, dopo una modifica meramente descrittiva in ordine alla denominazione della rubrica, una sostanziale riscrittura dell'articolo 84 del Dlgs 14/2019 che, in linea con il riformato titolo (Finalità e contenuti del concordato preventivo) incentra l'attenzione proprio sulla finalità dell'istituto, ancora una volta orientata al soddisfacimento dei creditori mediante la continuità aziendale e la liquidazione del patrimonio, a cui, però, si aggiunge anche "l'attribuzione delle attività ad altri soggetti subentranti al debitore, o, comunque, in qualsiasi altra forma sia possibile".
Tra le novità inserite nel Codice della crisi dal secondo correttivo si segnala l'aggiunta al Capo III della Sezione VI-bis, rubricata "Degli strumenti di regolazione della crisi e dell'insolvenza delle società"