Riforma della giustizia tributaria, occasione persa sul fronte “dignità”
Il 16 settembre scorso è entrata in vigore la legge di riforma della giustizia tributaria. L'istituzione di una magistratura di professione è stata accolta con soddisfazione, positiva anche la formazione continua, la figura del giudice monocratico e la sezione ad hoc presso la Cassazione. Non mancano però le riserve sia per il mancato rispetto del principio della indipendenza del giudice sia per la violazione dei principi di buon andamento ed efficienza dell'amministrazione giudiziaria e infine per il differente trattamento economico. Una riforma dunque che secondo Ennio Attilio Sepe, Presidente Osservatorio permanente di diritto tributario, e Daniela Gobbi, presidente Associazione Magistrati tributari, presenta luci e ombre.