Lo scorso 26 maggio è stato presentato il Piano di implementazione della Strategia nazionale di cybersicurezza , imperniato sul ruolo di coordinamento e stimolo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn). Così il Governo italiano ha iniziato a dare concreta attuazione al decreto-legge 14 giugno 2021 n. 82 inteso a riordinare e razionalizzare le competenze i in materia di sicurezza cibernetica. Il professor Alessandro Corneli ripercorre il lungo e complesso adeguamento normativo che ha portato il nostro paese a intraprendere un percorso globale internazionale.

Nel caso di impresa riconducibile a uno solo dei coniugi costituita dopo il matrimonio, e ricadente nella cd. comunione de residuo, al momento dello scioglimento della comunione legale, all’altro coniuge spetta un diritto di credito pari al 50% del valore dell’azienda, quale complesso organizzato, determinato al momento della cessazione del regime patrimoniale legale, ed al netto delle eventuali passività esistenti alla medesima data. Lo stabilito la Cassazione con la sentenza 15889/2022.

Le sezioni Unite civili con la sentenza n. 15889 del 2022 sono state chiamate a risolvere una questione di grande rilievo, che dal 1975, anno di emanazione del nuovo diritto di famiglia, agita la giurisprudenza del nostro Paese. Il risultato di questi arresti è  rappresentato da due principi di diritto espressi dai giudici di legittimità.

Il tribunale potentino si chiede se, nell'ipotesi di madre biologica deceduta, possano trovare accoglimento le azioni dirette a tutelare il diritto alla conoscenza delle proprie origini, declinato nell'accesso a informazioni relative vuoi alla madre, vuoi ai fratelli e alle sorelle

Il tribunale potentino accerta che la madre biologica è deceduta: ciò nondimeno, a conclusione del procedimento, accoglie l’istanza ma non anche con riferimento a fratelli e sorelle.

In ipotesi di decesso o perdita della capacità della parte costituita, la dichiarazione dell'evento interruttivo può essere validamente effettuata dall'avvocato della parte colpita al collega di controparte; ammessa l'esenzione su Tari/Tarsu anche per la confessione religiosa che non ha una intesa con lo Stato; integra il furto pure la sottrazione per dispetto, ritorsione o vendetta; sì al tetto retributivo dei compensi per gli Avvocati dello Stato; sì all'azione di classe delle associazioni rappresentative dei consumatori a tutela dei dati personali: sono queste le principali questioni oggetto di attenzione da parte dei giudici

Con la sentenza n. 125 del 19 maggio 2022, la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale l'art. 18, settimo comma, secondo periodo, nella parte in cui tale norma prevedeva la reintegrazione – nel caso di illegittimo licenziamento per giustificato motivo oggettivo – solo in ipotesi di "manifesta insussistenza" del motivo addotto.

Con i nuova decisione della Consulta in relazione all'obbligo di reintegro del lavoratore nell'ipotesi di licenziamenti giustificati da motivi economici, dunque, il giudice non è più tenuto a verificare che l'insussistenza del fatto, che ha determinato il licenziamento economico, sia di particolare evidenza

La Corte di legittimità ripercorre, questa volta, gli elementi costitutivi del reato di violazione di sigilli (articolo 349 del Cp) escludendo che la legittimità del provvedimento amministrativo che impone l'indisponibilità materiale del bene "sigillato" possa essere presa in considerazione ai fini dell'accertamento in ordine alla consumazione del delitto.

La Corte di legittimità ripercorre, questa volta, gli elementi costitutivi del reato di violazione di sigilli (articolo 349 del Cp) escludendo che la legittimità del provvedimento amministrativo che impone l’indisponibilità materiale del bene “sigillato” possa essere presa in considerazione ai fini dell’accertamento in ordine alla consumazione del delitto.

Illegittima l'esclusione degli avvocati del libero Foro dalla possibilità di diventare Presidenti del collegio tecnico esecutivo in materia di appalti. Questo il principio espresso dalla sezione III del Tar Lazio con l'ordinanza 19 aprile 2022 n. 2585.

La vicenda trae origine da un ricorso presentato dall'Ordine degli Avvocati di Roma volto all'annullamento del punto 2.4.2., lett. c), del decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili n. 12 del 17 gennaio 2022, recante "Adozione delle linee guida per l'omogenea applicazione da parte delle Stazioni appaltanti delle funzioni del collegio consultivo tecnico", pubblicato sulla G.U.R.I. del 7 marzo 2022, Serie Generale n. 55. Tale punto non comprende gli avvocati del libero Foro nel novero dei giuristi che possono aspirare alla nomina di presidente del Collegio consultivo tecnico