Bambini adottati, anche “in casi particolari” va garantito il legame parentale
Bambini adottati, scatta per tutti il diritto alla parentela con la famiglia dell'adottante. Lo ha deciso la Corte costituzionale con la sentenza n. 79 del 2022.
Bambini adottati, scatta per tutti il diritto alla parentela con la famiglia dell'adottante. Lo ha deciso la Corte costituzionale con la sentenza n. 79 del 2022.
La Corte ha dichiarato illegittimo – con riferimento agli articoli 3, 31 e 117, primo comma, della Costituzione, quest’ultimo in relazione all’articolo 8 della Cedu – l’articolo 55 della legge n. 184 del 1983, là dove imponeva di applicare all’adozione in casi particolari dei minori le regole dettate dall’articolo 300, secondo comma, del codice civile per l’adozione dei maggiorenni.
Adozioni, locazioni, condanne penali, appalti e giudici. Ecco i temi principali affrontati in settimana dai giudici.
Non integra l’illecito di cui all’articolo 24 del codice deontologico forense l’attività dell’avvocato che assume la difesa di alcuni soci di Snc pur essendo legale della medesima, giacché un incarico assunto nell’interesse di una società in nome collettivo non va ritenuto automaticamente relativo anche a un interesse dei singoli soci. Così la Cassazione con la sentenza 8337/2022.
S’incontra una delle questioni più frequenti e scottanti anche per la gravità delle sanzioni disciplinari, il rischio del conflitto d’interessi quando si difendono più parti in un modo o nell’altro connesse.
Le controversie aventi a oggetto l’impugnativa di atti del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) o delle Federazioni sportive nazionali, relativi a decisioni sulla regolare assunzione di cariche associative, sono soggette alla giurisdizione statale, in particolare, alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Lo ha deciso la Cassazione con sentenza 3101/2022.
Il principio di autonomia dell’ordinamento sportivo, previsto dal decreto legge 19 agosto 2003, n. 220 («Disposizioni urgenti in materia di giustizia sportiva»), convertito dalla legge 17 ottobre 2003, è stato oggetto in varie occasioni di tentativi di “compressione".
La sentenza di proscioglimento, pronunciata dopo la costituzione delle parti, non è riconducibile al modello di cui all’articolo 469 del codice di procedura penale ed è appellabile nei limiti indicati dalla legge. Lo stabilisce la Cassazione con la sentenza 3512/2022.
Le sezioni Unite ripercorrono il segmento processuale prodromico all’apertura del dibattimento con alcune preziose indicazioni ermeneutiche.
Non sussiste più la segretezza degli atti rilevati a un giornalista e quindi una violazione di legge in relazione agli articoli 326 del codice penale e 329 del codice di procedura penale in quanto all’epoca delle rivelazioni i soggetti indagati avevano già ricevuto l’informazione di garanzia e l’invito a comparire. Lo hanno afffermato i giudici della sesta sezione della Cassazione con la sentenza 16 febbraio 2022 n. 5544.
L’imputato era stato condannato nel 2017 in primo grado dal Tribunale di Padova per rivelazione di segreto d’ufficio (articolo 326 del codice penale) in quanto avrebbe rivelato, nella sua qualità di Comandante della Polizia municipale, notizie di ufficio che dovevano rimanere segrete.
ll provvedimento amministrativo applicativo di una sanzione non è efficace se non è stato comunicato all'interessato. Questo perché si tratta di atto che incide sulla sfera giuridica del privato in chiave sanzionatoria. Lo precisa iIl Tar Lazio con la sentenza n. 3425/2022
Il Tar Lazio con la sentenza n. 3425 del 26 marzo scorso applica l'articolo 21-bis della legge 241/1990 ai procedimenti sanzionatori incentrando la tutela sul piano della conoscibilità del provvedimento sanzionatorio.
La Corte di giustizia dell'Unione europea, con la sentenza depositata il 24 marzo nella causa C-723/20, Galapagos torna sull'individuazione del giudice competente a pronunciarsi sulla procedura di insolvenza nei casi in cui si verifichi un trasferimento degli uffici in altro Stato membro.