LA QUESTIONE L'ambito di applicazione dell'amministrazione di sostegno va individuato con riguardo non già al diverso, e meno intenso, grado di infermità o di impossibilità di attendere ai propri interessi del soggetto carente di autonomia, ma piuttosto alla maggiore idoneità di tale strumento ad adeguarsi alle esigenze di detto soggetto, in relazione alla sua flessibilità ed alla maggiore agilità della relativa procedura applicativa.

L'ANALISI DELLA DECISIONE Il Tribunale di Torino ha rinviato al consolidato insegnamento della giurisprudenza di legittimità che, nel tracciare i confini applicativi delle misure dell'interdizione e dell'amministrazione di sostegno, ha individuato "l'ago della bilancia" non nel diverso grado di infermità o incapacità di provvedere alla cura degli interessi della persona, innegabilmente più intenso nel caso dell'interdizione, ma nella maggiore idoneità dello strumento ex articolo 404 ad adeguarsi ai bisogni del beneficiario.

LA QUESTIONE La locazione della cosa comune da parte di uno dei comproprietari rientra nell'ambito di applicazione della gestione di affari ed è soggetta alle regole di tale istituto, tra le quali quella di cui all’articolo 2032 c.c., sicché, nel caso di gestione non rappresentativa, il comproprietario non locatore potrà ratificare l'operato del gestore ed esigere dal conduttore la quota dei canoni corrispondente alla quota di proprietà indivisa.

L'ANALISI DELLA DECISIONE La locazione può essere convenuta dal singolo comproprietario, anche all'insaputa degli altri – come nel caso in rassegna – purché il suddetto comproprietario abbia la disponibilità del bene comune e sia in grado di adempiere la fondamentale obbligazione del locatore, ovvero quella di consentire il godimento del bene al conduttore.

LA QUESTIONE Nel caso in esame la contraffazione ha riguardato la riproduzione integrale del marchio "Esercito Italiano" in tutta la sua configurazione emblematica e denominativa, certamente tale da ingenerare confusione nell'acquirente e trarre in errore il pubblico circa la genuinità del marchio.

L'ANALISI DELLA DECISIONE Il Tribunale di Genova ha ritenuto che la condotta di cui all'art. 474 concorresse con quella di cui all'art. 648, in conformità a costanti arresti giurisprudenziali che mettono in relazione di convivenza le due figure criminose sia per la differente obiettività giuridica che le caratterizza, sia per l'impossibilità di applicare ad esse il principio di specialità.

LA QUESTIONE La concessione del beneficio della rimessione in termini per errore scusabile previsto dall’art. 37 c.p.a., riveste carattere eccezionale, risolvendosi in una deroga al principio fondamentale di perentorietà dei termini processuali, ed è soggetto a regole di stretta interpretazione.

L'ANALISI DELLA DECISIONE I generici "motivi di salute" richiamati ed agganciati solo temporalmente alla pandemia da Covid-19 non giustificano la rimessione in termini per errore scusabile circa il mancato deposito da parte del ricorrente degli avvisi di ricevimento della raccomandata postale di notifica del ricorso; essendo comunque inammissibile - dopo il passaggio in decisione - il deposito avvenuto nel termine assegnato ex art. 73, co. 3, c.p.a., di documenti e non solo di memorie.

LA QUESTIONE Le disposizioni in materia di C.A.M., lungi dal risolversi in mere norme programmatiche, costituiscono in realtà obblighi immediatamente cogenti per le stazioni appaltanti.

L'ANALISI DELLA DECISIONE Gli appalti pubblici verdi rappresentano un manifesto strumento che si contraddistingue per la presenza di specifiche clausole di protezione ambientale, finalizzate a promuovere l'internalizzazione dei costi ecologici nel valore delle attività potenzialmente lesive per l'intero ecosistema.