Dpcm e rispetto della Costituzione: con la sentenza 198/2021 la Corte costituzionale ha espresso una prima decisione in senso favorevole. Anche se, come ci spiega il prof. Giulio M. Salerno, in questa occasione si è limitata a fornire indicazioni valutative, che però potranno senz'altro orientare i successivi svolgimenti della giurisprudenza costituzionale se dovesse essere chiamata a pronunciarsi di nuovo sulla "catena regolatoria" impiegata durante l'emergenza pandemica a causa del Covid.

Con il decreto legge cosidetto "aperture" il Governo ha regolamentato l'accesso ai luoghi di lavoro pubblico e privato con lo strumento del green pass, estesa la validità della disciplina eccezionale per lo svolgimento degli esami di avvocato anche alla sessione 2021 e ampliato la gamma di tutele a favore delle vittime del fenomeno del revenge porn, compresi i minori ultraquattordicenni

La selezione degli articoli del decreto legge cosiddetto "aperture" più interessanti per gli operatori del diritto

È stato pubblicato nella “ Gazzetta Ufficiale ” - Serie generale dell’8 ottobre 2021 il decreto legge 139/2021, recante «Disposizioni urgenti per l’accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonché per l’organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali».

Pubblicato in “ Gazzetta ” il decreto legge n. 139 dell’8 ottobre 2021 recante, tra le altre norme e per quel che qui interessa, anche norme urgenti per lo svolgimento della sessione 2021 dell’esame di abilitazione alla professione forense.

Nel nuovo articolo del Codice privacy estesa la possibilità, per la prima volta, agli ultra 14enni.

Dopo due settimane di interruzione torna la consueta rubrica settimanale che fa il punto sulle principali decisioni delle Corti superiori. Si riparate con due sezioni Unite: la sentenza n. 36958 in tema di associazione di tipo mafioso ; la decisione n. 36959 in materia di sequestro preventivo finalizzato alla confisca

L'obbligo di esibizione ex art. 210 c.p.c. può essere esercitato con successo in sede giudiziale solo laddove la Banca abbia negato al Cliente, a fronte di richiesta ex art. 119 TUB, copia della documentazione inerente i rapporti in essere al richiedente senza alcuna giustificazione. Lo ho stabilito la sentenza n. 24641 della Corte di cassazione il 13 settembre 2021.

Una decisione che però - nel  discostarsi da un’opposta linea interpretativa a rischio di divenir consolidata -  suscita non poche perplessità sul quasi revirement , soprattutto guardando all’esito finale della controversia, come si osserverà infra .

Le Sezioni Unite con la sentenza 21983/2021 sono nuovamente intervenute sul significato da attribuire alla nozione di "circolazione" dei veicoli e sul conseguente ambito di operatività dell'assicurazione della responsabilità civile autoveicoli (RCA).

La "rivisitazione" della nozione di "circolazione" con conseguente interpretazione "estensiva" dell'articolo 122, primo comma, del CdA e dunque dell'ambito di copertura della polizza RcAuto, è partita da una ricognizione dei precedenti dello stesso Supremo Collegio in materia.

Contravvenzioni ambientali e speciale meccanismo estintivo: la prescrizione impartita al contravventore ai sensi dell’articolo 318- ter del Dlgs 3 aprile 2006 n. 152 (Testo unico ambientale) non è un provvedimento amministrativo , ma un atto tipico di polizia giudiziaria non autonomamente, né immediatamente impugnabile dinanzi al giudice penale , restando ogni questione devoluta a quest’ultimo successivamente all’esercizio dell’azione penale o alla richiesta di archiviazione. Così la sentenza 24483/2021 della Cassazione.

La sentenza in commento muove da un’attenta disamina del meccanismo prescrittivo in materia ambientale , che è stato posto a confronto, in parte motiva, con quello previsto agli articoli 19 e seguenti del Dlgs n. 758/1994, in tema di estinzione delle contravvenzioni in materia di sicurezza e di igiene del lavoro .

Il Consiglio di Stato e la Consulta gli ha dato ragione ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell'articolo 44, comma 4, del Cpa, nella parte in cui limita la facoltà del giudice amministrativo di ordinare la rinnovazione della notificazione nulla dell'atto introduttivo del processo alle sole ipotesi in cui questi ritenga che l'esito negativo della notificazione dipenda da causa non imputabile al notificante.

Sul tema della rinnovazione della notificazione nulla la Corte costituzionale con la sentenza 148/2021 dichiara l’illegittimità dell’articolo 44, comma 4, del Cpa.

L'individuazione del giudice competente a decidere una controversia che vede al centro un consumatore è tornata all'attenzione della Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza depositata il 30 settembre nella causa C-296/20 (Commerzbank AG).