Sconto di pena per l'eccessiva durata del processo. Tempo delle indagini preliminari contingentato e con verifica del giudice sulle iscrizioni di reato. Drastica revisione dell'udienza preliminare, accompagnata da un'udienza filtro per i reati comuni. Revisione delle condizioni di procedibilità, allargando l'area della querela sino a coprire i reati sanzionati nel minimo con pena detentiva fino a 2 anni senza tenere conto delle aggravanti . Riforma del sistema delle impugnazioni. Determinazione del Parlamento sui criteri di esercizio dell'azione penale. Allargamento delle ipotesi di archiviazione e delle cause di non punibilità come pure della messa alla prova. Al netto delle ormai proverbiali 2 proposte sulla prescrizione, Sono queste le innovazioni proposte dalla Commissione Lattanzi.

Il Dl 41/2021 contenente misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19 è convertito dalla legge 69/2021 (le parti evidenziate in nero sono quelle modificate dalla legge di conversione 21 maggio 2021 n. 69).

Nella tabella si riportano le novità di maggior interesse per gli operatori giuridici contenute nel Dl Sostegni convertito in legge.

Con la pubblicazione nella “Gazzetta Ufficiale” - Serie Generale n. 120 del 21 maggio 2021 della legge 69/2021 (conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 22 marzo 2021 n. 41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19) è giunto a compimento il percorso di conversione del decreto Sostegni , il primo intervento economico del nuovo Governo per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.

L’articolo 1 del suddetto decreto, al fine di sostenere gli operatori economici colpiti dall’emergenza epidemiologica, ha riconosciuto un contributo a fondo perduto , di importo diversificato in base ai ricavi o compensi realizzati negli esercizi 2019 e 2020, in favore dei soggetti titolari di partita Iva.

Tra le novità introdotte in sede di conversione si segnalano alcune disposizioni volte a incidere sulla materia locatizia la quale, forse, più di ogni altra, avrebbe meritato una più puntuale disciplina da parte del legislatore emergenziale.

Quanto alle misure per il lavoro, spicca la fruibilità della Cassa integrazione Covid senza soluzioni di continuità, quindi anche per i giorni di fine marzo che finora erano rimasti scoperti. Ci sono poi un'indennità una tantum per chi ha un contratto di lavoro in somministrazione nel comparto della sanità e la proroga dell'esenzione fiscale per i benefit entro i 516 euro. Per i lavoratori autonomi, aumentano i fondi destinati all'esonero contributivo.

Agli avvocati un giudizio disciplinare ad ampio raggio; in caso di bancarotta per la responsabilità dei sindaci non basta la mera omissione; i corsi di specializzazione per titolo da specialista possono essere organizzati solo da avvocati: sono queste le principali questioni oggetto di attenzione dei giudici della Penisola.

Chi ha diritto all’indennizzo se il beneficiario della polizza premuore al disponente? L'interrogativo lo risolve la Cassazione con la sentenza 9948/2021.

Ora la Cassazione, adita dagli eredi della perpetua, s’interroga sul nodo centrale della questione, se davvero la premorte della beneficiaria della polizza comporti la  completa  caducazione del beneficio e conseguentemente il relativo credito sia rimasto nel patrimonio del disponente

Ai fini della configurabilità del reato di cui all’articolo 323 del codice penale, sotto il profilo della violazione del dovere di astensione, la «grave inimicizia» che può assumere rilievo deve riferirsi a ragioni private di rancore o di avversione sorte nell’ambito di rapporti estranei ai compiti istituzionali. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza n. 16782/2021.

In tema di abuso d'ufficio nulla è stato modificato, invece, relativamente all’altra condotta presa in considerazione dalla norma: quella sostanziantesi nell’inosservanza dell’obbligo di astensione «in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti».

Il Tar Lazio con la sentenza 5864/2021 boccia il vincolo storico-artistico sul locale "Il vero Alfredo", carente in motivazione.

La controversia nasce dopo che l’immobile nel quale il ristorante si era trasferito a partire dagli anni Cinquanta, compreso in un vasto compendio di proprietà pubblica assoggettato a vincolo quale bene culturale, è stato dismesso mediante la cosiddetta “cartolarizzazione” di cui al Dl n. 351 del 2001 e acquistato in blocco da una società privata, la quale aveva promosso una vittoriosa azione di sfratto dei ristoratori dinanzi al Tribunale civile di Roma per finita locazione.