IL TEMA DELLA SETTIMANA Anche la relazione di quest’anno del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede si colloca sulla scia delle precedenti: piccoli passi che non sembrano mutare in modo decisivo la situazione di criticità cronica, confermata anche dai confronti internazionali. Marcello Clarich ripercorre i temi affrontati nel testo presentato lo scorso 28 gennaio: le risorse programmate per l’edilizia penitenziaria, il processo di digitalizzazione, il personale e le riforme attuate e da perfezionare per il processo civile e penale.

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in Parlamento detta le priorità per ricostruire il sistema giustizia e «garantire quella solidità necessaria per riportare ad un progressivo senso di fiducia dei cittadini verso le istituzioni e verso la giustizia». L'obiettivo, in sintesi, è prima gli investimenti, poi le riforme normative.

Legge 27 dicembre 2019 n. 160: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022.

La mappa della legge 160/2019 con le norme di interesse per gli operatori di diritto.

Viene generalizzato un obbligo di pubblicità anche dei testi sottoposti ai candidati durante la procedura concorsuale, purché ovviamente la competizione preveda, per l’appunto, uno step selettivo in cui occorra svolgere una “traccia”. Restano, insomma, esclusi i meri “quiz” e le domande di concorso rivolte in seno all’eventuale colloquio orale.

L’istituto dello “scorrimento” pone delicati problemi. Da un lato, esso risponde a una Pa efficiente e attenta al dispendio di denaro pubblico, evitando un nuovo concorso; dall’altro lato, esso però rischia di creare un eccessivo distacco temporale tra la procedura e l’assunzione mettendo al rischio la qualità del rapporto di lavoro costituendo.

La nuova disposizione differenzia la sanzione tra i due soggetti, il responsabile della mancata comunicazione dei dati e quello per la mancata pubblicazione: per il primo, rimane invariata la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro; per il secondo viene prevista una sanzione parametrata alle indennità di risultato e accessoria.

Per la tutela del risparmio e il rispetto del dovere di disciplinare e controllare l’esercizio del credito, l’articolo 1, comma 493, della legge di Bilancio 2019 ha istituito un Fondo indennizzo risparmiatori nello stato di previsione del ministero dell’Economia e delle finanze, con dotazione iniziale di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.

Disciplinata da un lato la facoltà di autotutela con interruzione del servizio e dall’altro sanzionata con penale a favore dell’utente l’abusiva richiesta di spese non dovute. Con riguardo al regime della prescrizione, l’articolo 1 della legge 160/2019 mira a offrire maggiori tutele all’utente, nel confermarne il relativo periodo in due anni anziché in cinque.

La legge di Bilancio 2020 interviene in materia con due modifiche: aumento della quota ai 2/5 e maggior arco temporale pari a sei mandati consecutivi. Se, per un verso, risulta coerente, per altro verso, non risolve le questioni interpretative della originaria normativa e nulla prevede per società a controllo pubblico non quotate in mercati regolamentati.

Opportuno evidenziare la differenza tra i due istituti: la «destinazione» è disposta per la sostituzione nei casi di assenza dall’ufficio del magistrato titolare; «l’assegnazione» è stabilita per far fronte alle condizioni critiche di rendimento. La disciplina delle piante organiche distrettuali è accompagnata da una previsione ad hoc che mira a incentivare i magistrati a ricoprire questo ruolo.

I competenti uffici dell’agenzia delle Entrate rilasciano gratuitamente al soggetto legittimato alla riscossione forzata le visure ipotecarie e catastali relative agli immobili dei debitori e dei coobbligati e svolgono gratuitamente le attività per determinare il prezzo base previste dall’articolo 79, comma 2, del Dpr n. 602 del 1973.

Interdittiva antimafia non applicabile nei rapporti tra privati. Aumento di capitale, il socio moroso non va escluso. Spazzacorrotti non retroattiva per gli ordini di esecuzione. Sono sono alcuni dei tanti temi affrontati duranti la settimana.