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PRIMO PIANO

EDITORIALE

Arbitro bancario, dieci anni vissuti con un buon sistema

IL TEMA DELLA SETTIMANA L’Arbitro bancario finanziario nasceva il 15 ottobre 2009 e le prime decisioni dei tre collegi storici venivano depositate nel gennaio 2010. Uno strumento che in questi giorni festeggia il suo decennale e la cui storia si incrocia con l’introduzione della condizione di procedibilità della domanda giudiziale per le controversie in materia di contratti bancari. Marco Marinaro celebra questo modello italiano di successo che si affianca alla mediazione e ad altri procedimenti in un panorama tipologico poliedrico per un sistema di giustizia civile sostenibile.

GIURISPRUDENZA

Le pronunce del 2019: tra profili classici, etici e rilevanza pratica

Questa settimana la consueta rubrica sulle decisioni più importanti adottate dai giudici nazionali ed europei, propone un riassunto sintetico delle motivazioni di rilievo rese note nell'anno solare appena trascorso e che hanno trovato un puntuale riscontro nel Quotidiano del Diritto e un più attento approfondimento nelle pagine di questa Rivista.

Detenuti per mafia, benefici penitenziari a chi non collabora

Diversi sono i temi di cui si sono occupati i giudici delle Corti europee nel corso del 2019, dalla tutela della privacy alla protezione degli stranieri rifugiati, dagli appalti pubblici alle questioni di giurisdizione, con importanti pronunce che hanno avuto come protagonista anche l’Italia e il suo ordinamento.

Intercettazioni telefoniche: se il reato è connesso cade il divieto di utilizzo in altri procedimenti

Il divieto probatorio di utilizzazione dei risultati delle intercettazioni di conversazioni in «procedimenti diversi» da quelli per i quali le stesse siano state autorizzate - salvo che risultino indispensabili per l’accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza - non opera con riferimento ai risultati relativi a reati che risultano connessi, sempreché rientrino nei limiti di ammissibilità previsti dalla legge. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 51/2020.

Uso obliquo dei flussi: vaglio d’ammissibilità sempre necessario

La questione - di rilevante impatto pratico e incidente sulla segretezza delle comunicazioni sancita dall’articolo 15 della Costituzione - riguarda l’utilizzabilità “trasversale” dei risultati delle intercettazioni da un procedimento a un altro: tema su cui si è registrato un complesso quadro di orientamenti di legittimità, e infine composto dalle sezioni Unite.

Partecipazione al reato di mafia, serve dato soggettivo

L'appuntamento odierno della rassegna settimanale di giurisprudenza - dedicato alle prime sentenze del nuovo anno - si presenta ricco di importanti pronunce nel settore penale. In primo piano c'è la decisione con la quale le Sezioni unite hanno detto sì alle intercettazioni per i reati connessi e poi la sentenza secondo la quale per la partecipazione mafiosa serva la prova dell'elemento soggettivo.

LEGISLAZIONE

Un differimento per ragioni tecniche e organizzative

Si è ulteriormente intervenuti sull’efficacia della riforma, da un lato prevedendo un’ulteriore dilazione, ma dall’altro chiarendo che il novum , quando dovesse entrare in vigore, si applicherà non ai provvedimenti autorizzativi emessi dopo una certa data (quella appunto dell’entrata in vigore), bensì (solo) ai procedimenti iscritti dopo tale data.

Trojan applicabile ai reati degli incaricati di pubblico servizio

Ne discende una disciplina complessa e non sempre coordinata sull’utilizzabilità del trojan in ragione della sovrapposizione di interventi normativi (in particolare la citata legge n. 3 del 2019) e della persistente validità dei principi espressi dalle sezioni Unite, nella nota sentenza 28 aprile 2016, Scurato.

Al procuratore l’onere di garantire la tutela del segreto

Il novum normativo può funzionare realisticamente solo affiancando alla sottolineata responsabilizzazione del pubblico ministero una doverosa attività di fattiva collaborazione della polizia giudiziaria operante cui comunque compete un ruolo che non può essere acritico nella compilazione dei verbali di trascrizione.

Deposito ritardato in caso di pregiudizio delle indagini

La fase più delicata e complessa è quella della formale acquisizione delle intercettazioni al processo. Scaduto il termine per l’ascolto, compete alle parti di indicare le intercettazioni che vogliono utilizzare processualmente. È il giudice a dover provvedere allo stralcio delle parti dei verbali di cui è vietata l’utilizzazione.

CIVILE

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