Per Antonio De Notaristefani, Presidente Uncc, i problemi della nostra giustizia si risolvono soltanto con un intervento complessivo, su più fronti, che richiede in primo luogo risorse. Oggi, dopo l'emergenza sanitaria di questi mesi e gli accordi economici che il nostro Paese sta trattando con l'Europa, è forse possibile trovarle senza sottrarle a scuola e ospedali, e quindi bisogna provarci.

Il testo della conversione del Dl 28/2020 , legge 25 giugno 2020 n. 70, su misure urgenti per la funzionalità dei sistemi di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, ulteriori misure urgenti in materia di ordinamento penitenziario, nonché disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile e misure urgenti per l’introduzione del sistema di allerta COVID-19.

L'appendice della legge di conversione 70/2020 su come cambia l'articolo 83 del Dl 18/2020.

La guida alla lettura articolo per articolo della legge di conversione 25 giugno 2020 n. 70.

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 162 del 29 giugno 2020 della legge del 25 giugno 2020 n. 70, il Parlamento ha aggiunto un ulteriore tassello nel complicato mosaico costituito dal "diritto del coronavirus", che contiene tutti gli atti legislativi sin qui adottati recanti misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.

In sede di conversione del Dl 28/2020, il legislatore ha rivolto l’attenzione al grave problema della sicurezza negli istituti penitenziari. Con l’articolo 1- bis si concede l’utilizzo di «aeromobili a pilotaggio remoto» da parte del personale abilitato del Corpo di polizia penitenziaria.

L’articolo 2 del decreto convertito si occupa di permessi e di detenzione domiciliare. Apportando modifiche di limitata portata alla disciplina introdotta dal provvedimento di urgenza, il Parlamento conferma nella sostanza le nuove regole volute dal governo in materia di concessione dei permessi cosiddetti “di necessità” previsti dall’articolo 30 dell’ordinamento penitenziario nonché di differimento pena e detenzione domiciliare.

In sede di conversione, il Dl 28/2020 è stato integrato con un articolo 2- bis in cui è stata trasfusa la disciplina di cui all’articolo 2 dell’abrogato Dl 29/2020, che aveva introdotto un incalzante meccanismo di revisione periodica della (sola) posizione dei detenuti o internati ammessi al differimento della pena o alla detenzione domiciliare «per motivi connessi all’emergenza sanitaria da COVID-19» (così, infatti, recita la rubrica dell’articolo in esame).

Completano gli interventi in materia penitenziaria una serie di misure sui colloqui nelle carceri e negli istituti minorili, sulla corrispondenza telefonica delle persone in carcere e sul Garante dei detenuti.

Con la conversione in legge del cosiddetto decreto intercettazioni (Dl 30 aprile 2020 n. 28, convertito dalla legge 25 giugno 2020 n. 70) il Parlamento ha allargato l'ambito della originaria decretazione d'urgenza introducendo anche "disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile" (con entrata in vigore dal 30 giugno 2020).

La conversione definitiva - col voto di fiducia della Camera - del decreto legge n. 28/2020 reca modifiche riguardanti materie del tutto estranee all'emergenza sanitaria da Covid-19 (ovvero ai suoi effetti). Si tratta degli articoli 3-bis (recante «Modifiche al decreto legislativo 29 marzo 1993, n. 119») e 7-bis (recante «Sistemi di protezione dei minori dal rischio del cyberspazio», su cui vedi il successivo commento pubblicato a pagina 89), inseriti nel testo consolidato dalla legge di conversione n. 70/2020

Filtri di contenuti inappropriati, blocchi di navigazione e altri sistemi di parental control preattivati su smartphone, tablet o pc. Tra le modificazioni apportate dalla legge n. 70/2020, di conversione del decreto legge n. 28/2020 spuntano anche queste norme a tutela dei minorenni dalle insidie della Rete, già in vigore dal 30 giugno 2020 .

La tutela del consumatore contro le clausole abusive nei contratti con gli operatori professionali deve essere effettiva. Micromobilità in sharing, senza fine politico non è servizio pubblico. Giurisdizione ordinaria in materia di salute. Semilibertà, revoca senza automatismi. Questi i temi sotto la lente dei giudici questa settimana.