IL TEMA DELLA SETTIMANA Questa settimana il nostro editoriale presenta alcune riflessioni di Giovanni Malinconico, coordinatore dell’Organismo congressuale forense, a margine del convegno organizzato dallo stesso Organismo su «riforme processuali, algoritmi e accesso alla giustizia». Al centro della sua analisi i problemi, le prospettive e le reazioni del mondo giuridico nei confronti del tema intelligenza artificiale e diritto.

L’appuntamento odierno, in materia penale, si sofferma sui contrasti “diacronici” della giurisprudenza di legittimità sulla (in)configurabilità del concorso colposo nell’altrui delitto doloso: controverso istituto - finora declinato, nella prassi giudiziaria, in materia di reati causalmente orientati contro la vita e l’incolumità individuale - che è stato dapprima escluso, poi ammesso e, da ultimo, è nuovamente escluso dalla Corte di cassazione.

Dalla panino a scuola, passando per la violenza privata in condominio, fino ad arrivare ai concorsi pubblici: sono queste le questioni all'esame delle corti del Paese

Le sezioni Unite, con la sentenza n. 17566 del 2019, sulla scorta di tale principio, disattendendo il ricorso avanzato da una società francese, hanno quindi affermato la giurisdizione del giudice italiano in relazione a una controversia introdotta in Italia da una società italiana avente a oggetto la responsabilità del venditore straniero .

La normativa comunitaria non chiarisce espressamente in base a quali criteri debba essere individuato il luogo di esecuzione del contratto ovvero il «luogo di consegna» dei beni. Sul punto, quindi, è intervenuta la giurisprudenza comunitaria con una serie di decisioni che chiariscono le modalità di applicazione del regolamento Ce n. 44/2001

La libertà sessuale è un diritto ma non giustifica il favoreggiamento della prostituzione, anche quanto essa è volontaria e "consapevolmente esercitata". Difatti, «anche nell'attuale momento storico», la scelta di "vendere sesso", che si eserciti in strada o in ambienti di lusso, «è quasi sempre determinata da fattori che limitano e condizionano la libertà di autodeterminazione dell'individuo». Questa la ratio decidendi della sentenza della Conlsulta n. 141 del 2019.

L’eco giornalistica sembra aver amplificato la risposta di fermezza - quasi “paternalistica” - che la Corte costituzionale ha inteso dare rispetto a un fenomeno sconosciuto al legislatore del 1958: quello della cosiddetta prostituzione “volontaria e professionale”, caratterizzata dall’assenza di condizionamento nella deliberazione iniziale di esercitare il meretricio.

Condizioni per il risarcimento del danno all'immagine della Pa: per la Consulta sentenza 191/2019 è inammissibile la questione sollevata dalla Corte dei conti.

Con la sentenza il Giudice delle leggi torna a occuparsi del danno all’immagine della Pa, dopo le ordinanze nn. 167 e 168/19, questa volta nel prisma del nuovo quadro normativo, riveniente dal codice di giustizia contabile; quadro normativo “frastagliato” e foriero di impervi sentieri interpretativi sui quali sarà la Corte dei conti a doversi inerpicare.

La legge europea del 2018, essa consta di 22 articoli che toccano i seguenti temi: 6 procedure di infrazione, 4 casi EU-Pilot, 2 casi di aiuti di Stato illegali, 2 direttive già scadute (trasposizione), 5 regolamenti europei (attuazione); 1 accordo internazionale in materia di mandato di arresto europeo e procedure di consegna tra Stati membri (esecuzione)

La legge europea del 2018, essa consta di 22 articoli che toccano i seguenti temi: sei procedure di infrazione, quattro casi EU-Pilot, due casi di aiuti di Stato illegali, due direttive già scadute (trasposizione), cinque regolamenti europei (attuazione); un accordo internazionale in materia di Mae procedure di consegna tra Stati membri.

Le tariffe minime e massime obbligatorie non reggono alla prova della Corte di giustizia dell'Unione europea. Con la sentenza depositata ieri (causa C-377/17), gli eurogiudici, nel condannare la Germania che ha mantenuto tariffe obbligatorie per i servizi di progettazione di architetti e ingegneri, ha colto l'occasione per evidenziare i profili di incompatibilità del sistema obbligatorio delle tariffe con il diritto Ue