LA QUESTIONE L'obbligo degli ascendenti di fornire ai genitori i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli è un'obbligazione subordinata e sussidiaria rispetto a quella, primaria, dei genitori.
L'ANALISI DELLA DECISIONE A norma dell'articolo 316- bis del Codice civile, l'obbligazione degli ascendenti di fornire ai discendenti i mezzi necessari per adempiere ai doveri nei confronti dei figli è sussidiaria rispetto a quella dei genitori medesimi e pretende il riscontro dell'assenza di mezzi sufficienti da parte di questi ultimi.
LA QUESTIONE La testimonianza della persona offesa deve essere sottoposta a un attento controllo di credibilità oggettiva e soggettiva ma non richiede necessariamente riscontri esterni, quando non sussistano situazioni che inducano a dubitare della sua attendibilità.
L'ANALISI DELLA DECISIONE L’arresto in commento è di particolare interesse, in quanto viene affermata la penale responsabilità dell’imputato sulla base della deposizione della persona offesa, attesa l’attendibilità di quest’ultima, la quale ha offerto una versione dei fatti lineare, coerente con quanto denunciato dalla stessa in querela e non contraddetta dalle altre prove dichiarative.
LA QUESTIONE La custodia di un cane in condizioni igieniche del tutto precarie, con un trattamento incompatibile con la sua natura e tale da procurargli gravi sofferenze integra l'illecito contravvenzionale di cui all'art. 727 c.p.
L'ANALISI DELLA DECISIONE La fattispecie discussa nella sentenza in commento coinvolge il novellato art. 727 c.p., il quale prevede due autonome figure di reato, entrambe di natura contravvenzionale, ed appartiene alla categoria dei reati comuni che può essere commesso non solo da chi è proprietario o detentore dell'animale, ma da chiunque li detenga anche occasionalmente.
LA QUESTIONE L'istanza di uno dei due genitori diretta ad ottenere la modifica del cognome del minore non può essere accolta dal Prefetto in presenza del dissenso dell'altro genitore. Il conflitto non può che risolversi davanti al giudice attraverso lo strumento dell'art. 316 c.c.
L'ANALISI DELLA DECISIONE La madre di un minore che intende ottenere la modifica del cognome, in assenza del consenso dell'altro genitore, deve ricorrere allo strumento previsto dall'articolo 316 del Codice civile, in quanto il Prefetto non ha alcun potere di modifica, qualora manchi un accordo ed anzi in presenza di un dissenso esplicito.
LA QUESTIONE La pronuncia del T.A.R. di Reggio Calabria investe l'istituto del ricongiungimento familiare in ambito militare con riferimento, in particolare, alla possibilità della sua applicazione ai conviventi more uxorio.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Benché si tratti di situazioni distintamente considerate dalla Carta fondamentale, la convivenza e il rapporto coniugale presentano un elemento unificante dato dall'esigenza di tutelare il diritto all'unità familiare, inteso nella sua più ampia accezione come un diritto inviolabile dell'uomo ai sensi dell'articolo 2 della Costituzione. In questi termini, è irragionevole escludere la convivenza more uxorio , stabile ed accertata, dal novero delle situazioni legittimanti il ricongiungimento familiare.
